ANTIRICICLAGGIO, CONTESTATE LE SANZIONI AVVOCATI, COMMERCIALISTI E NOTAI: per le violazioni formali importi da ridurre

Le nuove sanzioni antiriciclaggio proposte dal Governo con schema di decreto legislativo del 24 febbraio 2017 (che recepisce la quarta direttiva comunitaria) non funzionano. Con un documento unitario, avvocati, commercialisti e notai, in occasione della prima delle due giornate di audizioni tenute presso le commissioni di Giustizia e Finanze della Camera, hanno sottolineato la necessità di rivedere gli importi minimi previsti per le violazioni meramente formali ed evidenziato l’esigenza di un’estensione generalizzata dell’oblazione, limitato nel testo consegnato al Parlamento  soltanto ad alcune sanzioni. Dello stesso avviso il direttore dell’UIF Claudio Clemente che tornato sulle sanzioni ha chiesto una  “calibrazione della risposta punitiva” per evitare che “il sistema sia percepito come ingiusto perché colpisce pesantemente violazioni formali e prive di reale offensività”. La notizia riportata da “Il Sole 24 Ore” del 28 marzo 2017 mette in luce problematiche ed aspetti legati ad una proposta legislativa che individua un apparato sanzionatorio inadeguato e sproporzionato e non solo; anche in tema di adeguata verifica della clientela sono state sollevate perplessità. In particolare, i professionisti del settore giuridico-economico hanno fatto espressa richiesta della “reintroduzione dell’esonero dagli obblighi antiriciclaggio per il collegio sindacale con il solo controllo di legalità”, previsto invece dalla normativa vigente.